Afterhours a Sanremo 2009

...ovvero: aspettanto il nuovo Tora Tora Festival.
Ebbene si, anche gli After si sono fatti coraggio e hanno deciso di partecipare al Festival più "scanzonato" d'Italia; tra le polemiche e il disgusto di alcuni fans, anche la scena indipendente sbarca a Sanremo, stranieri in terra straniera, come recitava giustamente il direttore artistico di quest'anno Paolo Bonolis che ha insistito tanti per averli nel suo show.

Comunque il loro vero intento non era partecipare per vincere(hanno comunque vinto il premio della critica), benchè sapevano già in partenza che avrebbero perso; ma la loro partecipazione, è stata pensata per far partire proprio da lì un discorso di promozione discografica atta a promuovere la scena indipendente italiana, con un disco e una nuova etichetta (di cui loro sono gli editori) che raccoglie 19 brani di altrettanti artisti indipendenti italiani per dare più visibilità a questa scena e promuoverla appunto sfruttando la vasta visibilità di un famoso festival come quello di Sanremo.
E proprio nella loro canzone portata al festival "Il paese è reale" che appare il loro intento negli ultimi versi del testo:
“Io voglio far qualcosa che serva
Fammi far solo una cosa che serva
Dir la verità è un atto d’amore
Fatto per la nostra rabbia che muore”


Muovere qualcosa, appunto, fare qualcosa che serva, sensibilizzare il grande pubblico che non esiste solo Sanremo, un atto di amore per la nostra scena indie sempre sottovalutata e sempre senza produttori, con difronte troppe difficoltà, "la nostra rabbia che muore".
La cosa interessante, da sottolineare, di questo progetto è che di questa canzone non ne uscirà un singolo, ne sarà inserita nella compilation di Sanremo e ne in una ristampa fatta per l'occasione, del loro ultimo disco "I milanesi ammazzano il sabato", ma verrà appunto inserita il questo CD "Il paese è reale" del quale avevo parlato in precedenza, condiviso con questi artisti: Roberto Angelini, Beatrice Antolini, A Toys Orchestra, Cesare Basile, Paolo Benvegnù, Calibro 35, Dente, Disco Drive,Marco Iacampo, Marta sui Tubi, Zen Circus, Zu, Settlefish, Amerigo Verardi e Marco Ancona, Mariposa, Il Teatro Degli Orrori; questi sono solo alcuni degli esponenti di questa scena e probabilmente in futuro ne verrano prodotti altri, speriamo di si. Comunque paralellamente all'uscita di questo CD partirà un Tour in giro per l'Italia intitolato allo stesso modo che prevede la partecipazione dei vari protagonisti di quest'opera. E chissà magari anche un nuovo Tora Tora.
Che dire di più....grande Manuel, grandi gli After per la loro capacità, ancora una volta di saper muovere le acque.
Per maggiori informazioni sul progetto vi rimando al sito degli Afterhour a questo LINK.
Se invece volete acquistare il disco eccovi il LINK.

Spegnamo dunque le polemiche, alle quali sinceramente non ho mai partecipato, perchè sapevo dall'inizio che gli After sarebbero stati gli stessi di sempre, e che magari sarebbero andati là per fare casino o per provocazione. Non è stato così, ovvero hanno eseguito una canzone sebbene energica, ma per lo più tranquilla nello stile dei loro ultimi album, molto rispettosi del palco su cui si trovavano, consapevoli che non sarebbero stati capiti dalla maggioranza e coraggiosissimi.

Rivediamo dunque la loro esibizione:


Eccovi il testo del brano:

Il paese è reale - Afterhours
Testo: M. Agnelli
Musica: M. Agnelli/G. Ciccarelli/R. Dell'Era/R.D'Erasmo/E. Gabrielli/G. Prette


Dici sempre le preghiere
Conti sempre fino a dieci e
Preghi ancora che
Non tocchi a te

Decidere


Piangi fermo in tangenziale

Inseguivi una cazzata

Era splendida e dorata

Fresca e avvelenata


Ma il paese sa affondare

Tutto intorno a te a ballare

Bestemmiando disprezzare

E riderci un po' su


E tu vuoi far qualcosa che serva

E farlo prima che il tuo amore si perda


Non ti accorgi che se lo vuoi tu

Quel che valeva poi non vale più

Se ti han detto resta a casa

Vola basso non scocciare

Se disprezzi puoi comprare

Se vale tutto niente vale

Se non sai più se sei un uomo

Se hai paura di sbagliare
Se hai solo voglia di pensare

Che fra poco è primavera

Adesso fa qualcosa che serva

Che è anche per te se il tuo paese è una merda


C'è una strada in mezzo al niente

Piena e vuota della gente

E non porta fino a casa

Se non ci vai tu


Io voglio far qualcosa che serva
Fammi far solo una cosa che serva

Dir la verità è un atto d'amore

Fatto per la nostra rabbia che muore.


In più:

Versione Unplugged del pezzo su RAI RADIO 2 per la Gialappa's Band:


Intervista su RaiNews24:



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post di indieking